Cosa si intende per finanza agevolata?

Con il termine Finanza Agevolata si vuole individuare tutti gli strumenti, finanziari e fiscali, che il governo mette a disposizione delle imprese per favorire progetti di sviluppo e investimento.

Piani di lavoro, Obiettivi e risorse dedicate

La Finanza Agevolata ha come fine ultimo quello di favorire lo sviluppo economico del Paese, supportando la spesa privata in attività di ricerca, sviluppo e innovazione, incentivando gli investimenti in capitale e competenze, aiutando i processi di esportazione e internazionalizzazione.

Gli obiettivi più alti e generali che con la Finanza Agevolata si intendono perseguire vengono individuati a livello europeo.

La ripartizione dei fondi passa attraverso una programmazione di bandi diretti e bandi indiretti, i primi gestiti dalle  Direzioni Generali della Commissione Europea e i secondi organizzati nei singoli Piani Operativi Nazionali (PON) e Piani Operativi Regionali (POR) dei Paesi membri e delle Regioni. 

A queste risorse si aggiungono i contributi, i finanziamenti agevolati, le garanzie e gli incentivi resi disponibili dalle Istituzioni di ciascun Paese, attraverso le Leggi di Bilancio e/o altre iniziative legislative. 

Dal 2014, in Italia, il principale piano governativo di Finanza Agevolata è il Piano Nazionale Impresa 4.0 (già Industria 4.0), introdotto dalla Legge di Bilancio 2017 (L. 222/2016 del 25 Novembre 2016).

In ogni caso gli obiettivi più alti e generali che con la Finanza Agevolata si intendono perseguire vengono individuati a livello europeo.

A chi ci rivolgiamo

Ci rivolgiamo alle imprese di capitali, dalla PMI alla Grande Impresa, di qualsiasi settore e sull’intero territorio nazionale. 

La nostra assistenza

Con le nostre competenze, network ed esperienza, ecco i servizi con cui possiamo seguirti nel campo della Finanza Agevolata.

  • Finanza Agevolata Automatica: consulenza e assistenza per l’accesso ai principali incentivi fiscali automatici, cioè non sottoposti a procedura valutativa e assistenza su altri contributi e voucher a carattere nazionale.

  • Finanza Agevolata Nazionale / Regionale / Speciale: consulenza e assistenza per la partecipazione a bandi nazionali, bandi regionali e ad altri strumenti concernenti i fondi SIE (Fondi Strutturali e di Investimento Europei).

Come lavoriamo

Monitoriamo tutti gli incentivi, contributi e finanziamenti agevolati per individuare quelli più adatti alle singole esigenze; valutiamo le soluzioni migliori in termini di beneficio e certezza di risultato.

Come lo facciamo

  • Monitoriamo, grazie alla nostra banca dati migliaia di agevolazioni, che aggiorniamo costantemente; il nostro Ufficio Studi individua le misure più interessanti, per dotazione economica, obiettivo strategico, intensità di aiuto e tipologia di agevolazione e ne studia ogni singolo aspetto, normativo e di procedura. 
  • Verifichiamo, con i nostri consulenti distribuiti sul territorio, le principali caratteristiche delle aziende che incontriamo, ascoltiamo i progetti già realizzati e pianificati, così da intercettare ogni possibile agevolazione.

  • Eseguiamo una “prefattibilità” gratuita, che consiste nell’analizzare il possesso da parte dell’azienda dei principali requisiti previsti dalle singole agevolazioni e la possibilità di cumulare più strumenti.

  • Con i nostri tecnici ed esperti, presso l’azienda e da remoto, progettiamo e prepariamo la modulistica prevista, supportiamo la scrittura del progetto e assistiamo l’azienda in tutti i passaggi formali previsti e necessari, la cui correttezza è condizione necessaria e imprescindibile per il successo dell’operazione. 

Bonus Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design

Il bonus Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design rappresenta l’aggiornamento dell’incentivo introdotto dalla Legge di Bilancio 2015 (L. 190/2014), in quanto fornisce la capacità di portare nuovi prodotti e servizi al mercato, di sviluppare nuovi modelli di business o sperimentare nuove soluzioni di processo in tutti i campi aziendali. 

Si rivolge a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. 

Le attività che il Bonus Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design supporta, con le relative percentuali di credito d’imposta sono: 

  • Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico:  
    20% delle spese agevolabili nel limite massimo di 4 milioni di euro
  • Attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, nonché finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0:  
    15% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro
  • Attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati:  
    10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro
  • Attività di design e ideazione estetica, diversi da quelli svolti nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo e di innovazione tecnologica indicate nei punti precedenti, finalizzati ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali:
    10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro. 


Le spese agevolabili per il Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design sono le seguenti:

1a) ricerca e sviluppo: le spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo svolte internamente.
1b) innovazione: le spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle operazioni di innovazione tecnologica svolte internamente all’impresa, nei limiti dell’effettivo impiego in tali operazioni. 

2) le quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di Ricerca e Sviluppo e/o Innovazione Tecnologica 

3a) ricerca e sviluppo: le spese per contratti di ricerca extra muros aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta  quali per contratti con Università e Organismi di Ricerca
3b) innovazione: le spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta. 

4a) ricerca e sviluppo: le quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, nel limite massimo complessivo di 1.000.000 €.
4b) innovazione: le spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta 

5a) ricerca e sviluppo: le spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta (max 20% delle spese di cui alla lettera 1a, ovvero delle spese ammissibili indicate alla lettera 3a).
5b) innovazione: le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta anche per la realizzazione di prototipi o  impianti pilota 

  1. f) ricerca e sviluppo: le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta, svolti internamente dall’impresa 

Bonus Formazione 4.0

Il bonus formazione 4.0 è un credito d’imposta fino al 50%, calcolato sul costo lordo aziendale del personale dipendente impegnato in attività di formazione, per il tempo impiegato nella formazione stessa e con riferimento alle sole tematiche che riguardano le tecnologie abilitanti del Piano Nazionale “Impresa 4.0”. 

 L’incentivo agisce sulle spese sostenute nel 2020 ed è utilizzabile nella misura massima di 300.000 euro ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello f24.

Attività di formazione ammissibili

Le attività formative dovranno riguardare: vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione.

Tematiche della Formazione 4.0

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud e fog computing;
  • cyber security;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo macchina;
  • manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione digitale dei processi aziendali.

 

Cosa facciamo per te 

  • ti assistiamo nella predisposizione del piano formativo e della documentazione per l’accesso al beneficio; 
  • analizziamo e predisponiamo la documentazione necessaria per individuare e rendicontare i costi sostenuti per le attività di formazione 4.0; 
  • produciamo il fascicolo a supporto dell’utilizzo del Credito d’imposta per le spese di formazione 4.0; 
  • ove necessario, incarichiamo con apposito incarico un Revisore dei Conti iscritto nel Registro dei revisori legali per attestare l’effettività delle spese sostenute, così come previsto dalla normativa ai fini della fruizione dell’agevolazione fiscale.

 

A chi ci rivolgiamo

Ci rivolgiamo alle imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal loro sistema di determinazione del reddito.

Come operiamo

Mettendo a tua disposizione un team specializzato per accompagnarti nella gestione e utilizzo di questo interessante incentivo, in particolare:

  • un consulente commerciale, esperto della misura, che dopo una prima verifica sulla possibilità di accesso al bonus formazione 4.0, coordinerà le successive attività e sarà responsabile della tua soddisfazione;
  • il nostro Ufficio Studi e ricerche, per approfondire ogni minimo aspetto della normativa e monitorarne ogni aggiornamento;
  • i nostri esperti, per il supporto alla predisposizione della documentazione, per le verifiche formali e per l’assistenza nell’intero processo di gestione e utilizzo dell’incentivo.

Bonus per Investimenti in Beni Strumentali

Il Credito d’Imposta per Investimenti in Beni Strumentali è l’incentivo destinato alle imprese con strutture produttive ubicate in Italia, che ha l’obiettivo di supportarle e incentivarle negli investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali. 
La Legge di Bilancio 2021 (L. 30 dicembre 2020, n. 178) ne ha modificato alcuni aspetti peculiari.
Il credito d’imposta spetta alle imprese che effettuano investimenti a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021 , ovvero entro il 30 giugno 2022, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.



E’ destinato a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato ed è applicabile a:

  • investimenti aventi a oggetto beni “ordinari”, diversi da quelli 4.0 (ex super-ammortamento); il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro
  • investimenti aventi ad oggetto beni materiali 4.0 ricompresi nell’allegato A (ex iper-ammortamento), il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro,  nella misura del 30% del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro, 10% del costo da 10 milioni euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
  • investimenti aventi ad oggetto beni immateriali ricompresi nell’allegato B, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 20% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1.000.000 euro

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in tre quote annuali di pari importo.
In relazione agli investimenti materiali ed immateriali 4.0, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato (obbligo per importo >300K€), da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli negli elenchi di cui ai richiamati allegati A e B e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

SERVIZIO DI CONSULENZA E ASSISTENZA

Cosa facciamo per la tua azienda 

  • rileviamo le tecnologie abilitanti presenti nel tuo processo produttivo; 
  • nell’ambito della tua strategia d’ Investimento, individuiamo i beni che rispondono alle caratteristiche tecniche tali da poterli ricondurre ai beni agevolabili secondo normativa, con possibilità di essere interconnessi al sistema informativo aziendale;
  • identifichiamo i beni “iper ammortizzabili”; 
  • facciamo un’analisi tecnica dei beni iper ammortizzabili, rendicontiamo i costi agevolabili ed attestiamo il possesso dei requisiti di legge per la fruizione del beneficio fiscale;
  • ti consegniamo un dossier, completo dei riferimenti normativi sul cd iper ammortamento, nonché documentazione fiscale e tecnica di supporto; 

Bonus Investimenti Sud

La legge di Bilancio 2021 ha prorogato al  31 dicembre 2022 il credito d’imposta che consente alle imprese di recuperare dal 25% fino al 45% degli investimenti in beni strumentali.

 L’INCENTIVO CHE OLTRE AD ESSERE RETROATTIVO CONSENTE DI USARE IL CREDITO PRIMA DI PAGARE I FORNITORI

Cosa è il Bonus Investimenti Sud

Il Bonus Investimenti Sud , introdotto dal 2016, agevola gli investimenti delle imprese con strutture produttive situate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi a partire dal 2017 è pari al:

  •     45% dell’investimento ammissibile per le piccole imprese;
  •     35% dell’investimento ammissibile per le medie imprese;
  •     25% dell’investimento ammissibile per le grandi imprese.

Possono utilizzare questo credito d’imposta entro specifici limiti di spesa:

  •     piccole imprese per progetti di investimento di valore non superiore a 3 milioni di euro;
  •     medie imprese fino a 10 milioni di euro;
  •     grandi imprese fino a 15 milioni di euro.

I beneficiari del Bonus Investimenti Sud

Possono accedere a questa agevolazione tutti i titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla forma giuridica utilizzata. E’ possibile fruire di questo incentivo anche nel caso di cessione del ramo d’azienda.

Non possono utilizzare il del credito d’imposta le imprese in difficoltà o quelle che operano nei seguenti settori:

  •     industria siderurgica;
  •     industria carbonifera;
  •     fibre sintetiche;
  •     costruzione navale;
  •     trasporti e relative infrastrutture;
  •     produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
  •     settore creditizio, finanziario e assicurativo.

Per beneficiare del credito d’imposta occorre dimostrare gli investimenti legati all’acquisto, anche tramite contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti, tecnologie e attrezzature destinati ad aziende già esistenti o che vengono impiantate nel territorio.

Modalità di accesso

Questo credito d’imposta si richiede con una preventiva comunicazione all’Agenzia delle Entrate in modalità telematica.

L’Agenzia delle Entrate, una volta ricevuta la comunicazione e previa verifica dei dati dichiarati nella stessa, trasmette alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.

Il credito di imposta è utilizzabile in compensazione fin dall’anno di realizzazione dell’investimento decorsi 5 giorni dall’autorizzazione dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso non si applica, tra l’altro, il limite annuale di 250.000 euro previsto normalmente nella compensazione F24 relativa all’uso del credito d’imposta.